Questo è il mio giro dell’estate: la pista ciclabile “Greenway del Sile” è natura, è divertimento, la Greenway è semplicemente unica.
Se vuoi trascorrere un’indimenticabile giornata devi assolutamente fare questa itinerario cicloturistico Veneto.
Info prima della partenza
Partenza e arrivo da La Casetta Guesthouse
Km: circa 130
Tempo: tutto il giorno
Difficoltà: media/alta
Andatura media: 20Km/h
Tipo bici: E-bike / Gravel / Mtb (parti asfaltate e sterrate)
Di questa bellissima pista ciclabile di Treviso troverai molto, moltissimo materiale in rete. La mia come sempre non ha la presunzione di essere una guida ma una serie di suggerimenti per trascorrere una giornata veramente al top.
Il percorso che si snoderà sulla Restera (alzaie del Sile), attraverserà campi, strade bianche e sarà lungo.
Partendo da La Casetta Guesthouse ed arrivando al faro di Jesolo saranno più di 50 km, quindi se valuti l’andata e ritorno considera di superare tranquillamente i 120 km totali.
Consigli utili
Ci saranno molti tratti al sole e sarai esposto per tempi prolungati anche al riflesso del fiume prima e della barena poi quindi ti do 5 consigli importanti, porta con te:
- crema solare
- almeno due borracce di acqua con integratori
- barrette energetiche o frutta
- kit per forature
- Smartphone a portata di mano (farai tante foto)
Altre info per ora non mi vengono in mente quindi partiamo.
Partenza
Il mese ideale per me è Giugno, la vegetazione è di un verde intenso, profumi di fiori ed il caldo è tollerabile.
La sveglia la mettiamo alle 06.30 e dopo una ricca colazione, partiamo.
Alle 07.15 siamo in bici.
La prima fase mentre attraversiamo la città andando verso la Restera è quasi un cerimoniale: controllo generico della bici, pressione delle ruote, assestamento dello zainetto, del casco.
I primi minuti abbiano quasi freddo, l’aria è fresca ma la voglia di “sgambettare” è tanta, quindi presto ci adatteremo alla temperatura.
Restera (inzio GreenWay del Sile)
Se hai letto qualche articolo del mio blog, questo pezzo della Restera o Girasile o Greenway dovresti conoscerlo.
Pedalando con una certa vigorosità, ma sostenendo sempre la filosofia del “viaggiare lento” passiamo alcuni paesi come Casier / Lughignano ed arriviamo a Casale sul Sile.
Sull’altra sponda del fiume Sile, vediamo un bel scorcio della chiesa di Casale, la foto è obbligatoria.
Pedaleremo in un bel viale alberato con un fondo di ghiaino per poi imboccare un tratto di single track nervoso che metterà alla prova il nostro equilibrio e la nostra schiena.
Procediamo incontrando di continuo cascinali abbandonati e non, splendide ville venete, piccoli cantieri navali e fabbriche di laterizi, officine meccaniche.
Il colore predominante rimane il verde, il verde della vegetazione e del Fiume Sile (il fiume silenzioso).
Stiamo bene e dopo 30 minuti arriviamo a Musestre un paesello (ricco di storia), una chicca.
A Musestre c’è una Chiesa, una piazzetta, una pizzeria, un ponte di ferro ed una preziosa fontana.
Qui è obbligatorio riempire le borracce. La prossima acqua disponibile è a 15 km. Ci godiamo questa pausa e ripartiamo.
Direzione Portegrandi
Ancora 5 km sull’alzaia, il primo tratto in un bellissimo cono d’ombra (rigenerante se fa caldo) e poi ancora però esposti al sole. Arriveremo ad un incrocio che potrebbe portarci ad Altino (città romanica), noi però proseguiamo con la nostra passeggiata lungo il sile. Dall’altra parte del fiume vediamo la campagna e il campus della H-Farm, 51 ettari di verde che diventerà (sostengono gli ideatori) il più grande polo europeo dell’innovazione.
Cigni, anatre, nutrie ed uccelli di tutti i tipi ci accompagneranno in questo tratto di strada.
Arriviamo a Portegrandi.
I km fino a qua sono 35 quindi non è escluso di sentire un po le gambe pesanti.
Attraverseremo la prima chiusa, che separa il porto dalla Barena.
Fiume e mare
Il paesaggio cambia: a sinistra bambù e flora tipica che costeggia il fiume Sile a destra la Barena, cioè il mare. Tranquillo, senza onde ma pur sempre acqua salata e non più dolce.
Sul lato sinistro al di la del Sile e della Statale vedrete vecchie case di campagna abbandonate, costruite durante la bonifica, con nomi ben auguranti: Ca’ Fertile, Ca’ Redenta, Ca’ Risolta e molte altre. (Ti consiglio di dare un occhiata a questo bel sito di Stefano Butera.)
Sul lato destro invece, il panorama cambia e con esso la fauna: fenicotteri bianchi, rosa, oche, cigni, volatili. (qui in vece un bel link ad un pdf molto esaustivo).
Ora abbiamo tre avversari, che ci renderanno impegnativo il proseguire:
- il sole a picco
- aria contraria costante che arriva dal mare
- grosse “nuvole” di moscerini
La pista ciclabile del Sile o Greenway ha però ha un bel fondo e la pedalata è scorrevole, vediamo il lontananza un campanile, siamo a Caposile.
Qui una fontana d’acqua ci darà la possibilità di rinfrescarci, dissetarci e riempire le borracce.
Durante questa sosta dobbiamo assolutamente mangiare, mancano ancora molti km per raggiungere il Faro.
Se volete avvicinarvi al campanile di Caposile dovrete attraversare un suggestivo ponte di barche, gratuito (ad oggi) per le bici.
Vicino alla chiesa, inoltre, se avete bisogno c’è un negozio di bici ben fornito ed un paio di bar nel caso foste senza cibo o vogliate un caffè.
Jesolo Paese
Ora inizia il tragitto che ci condurrà a Jesolo paese, forse un po’ monotono in quanto pedaleremo giù dall’argine, tra i campi.
Purtroppo in questo tratto della ciclabile del Sile non vedremo il mare in quanto “nascosto” dall’argine.
Inizieremo però anche a vedere i primi orti privati, vi evidenzio questo dettaglio in quanto la zona è un famoso e pregiato vivaio a cielo aperto, soprattutto al di la della barena, verso Lio Grande, Lio Piccolo, Treporti e tutta la zona che va dal Cavallino a Punta Sabbioni.
Lido di Jesolo e Faro
Arrivati di fronte alla chiesa di Jesolo Paese girate a destra e da qui 5/6 km vi faranno arrivare al Lido di Jesolo, al mare.
Questo è l’ultimo pezzo della pista ciclabile Greenway del Sile.
A mio parere molto impegnativo, in quanto interminabile.
La strada, in ghiaino bianco, costeggia l’andamento mai rettilineo del fiume e quindi sebbene si vedano costantemente i 5 grattacieli di Jesolo sul fondo, non si arriva mai.
A questo punto il prossimità di una locanda attraverseremo il secondo ponte mobile e saremmo ufficialmente a Jesolo zona faro.
Ora con pedalata rilassata, seguiremo le indicazioni per il porto e il faro piano piano si materializzerà di fronte a voi.
Ristoro
Siamo arrivati. Un bel bagno (in mare) è doveroso.
Dopo una bella doccia dobbiamo assolutamente reintegrare le energie spese e cosa di meglio di una pasta con le vongole (carboidrati), del vino bianco (poco) e di un buon caffè?
Non esagerate in quanto fra un po’ dovremo tornare verso La Casetta.
Rientro
Il rientro sarà intenso e arriveremo con le energie al lumicino.
Doveroso arrivati a Silea, una sosta da Osteria Dalla Nea, dove un fresco spritz o Prosecco all’ombra degli alberi, sarà il vostro meritato premio.
Questa è la pista Ciclabile Greenway del Sile.
Questo è il mio giro dell’estate per eccellenza.
Se vuoi godere del nostro territorio, la ciclabile Greenway del Sile è pensata per tutti gli amanti delle due ruote e per i dreamers come noi.
Se sei interessato ad altre escursioni emozionanti ti consiglio di leggere:
- gita Castello di Susegana
- gita sul Montello
- gita ad Asolo
- gita Vittorio Veneto
- gita Miles
Alla prossima “biciclettata”!
Mirko
La Casetta Guesthouse
Only for dreamers