Il Montello e le sue 21 prese
Appena fuori porta dalla città di Treviso troviamo una palestra a cielo aperto, immersa nel verde: il Montello con le sue “prese”.
Un’area che può soddisfare tutte le esigenze, dal ciclista puro, al E-Biker, all’appassionato di MTB e Gravel; per passare ai runners o agli amici del Nordic Walking.
Rimane ovviamente anche un polmone verde per chi semplicemente trova beneficio nel passeggiare per distrarsi dallo stress quotidiano.
Il Montello si trova a circa 20 Km da La Casetta Guesthouse Treviso.
Svariate strade che conducono a questa collina, alta circa 370 metri, di forma “ellittica”, di cui il lato maggiore si estende per circa 15 Km e quello minore per circa 5 Km.
Se l’avvicinamento al Montello avviene in bicicletta, consiglio di pedalare sulle strade interne e non sulla statale SS53 (Pontebbana) o sulla regionale 348 Feltrina.
Le prese del Montello
Il Montello: non mi dilungherò particolarmente nella descrizione di questo rilievo montuoso, per approfondire trovate un articolo che parla dei luoghi della Grande Guerra, un altro che descrive proprio l’anello cicloturistico intorno al Montello.
Il fatto che a noi interessa è che nel Montello ci sono ben 21 prese, ossia strade di modeste dimensioni, quasi tutte asfaltate che conducono alla cima di questo rilievo.
Arrivando in cima, si incontra la Dorsale: una strada che si snoda per tutti i 15 km di lunghezza del Montello, quindi da qualsiasi punto voi saliate, incrocerete questa “arteria”.
Questo reticolo di prese ha uno sviluppo complessivo di circa 160 Km ed un dislivello complessivo di circa 4000 metri.
Le prese sono tutte numerate e hanno diverse pendenze, quindi anche le difficoltà sono diverse, indicativamente quelle centrali sono le più impegnative.
Curiosità
Da circa 20 anni, oltre alle strade ordinarie, gli appassionati di Mountain Bike hanno creato una “ragnatela” di intersezioni all’interno del Bosco del Montello, quindi le prese sono continuamente collegate da tratti di single track adrenalinici, impegnativi ed emozionanti.
Questi “raccordi” a volte attraversano proprietà private e quindi si richiede un normale senso civico: salutare, non sporcare, non rovinare i passaggi e così via.
Anche il silenzio viene apprezzato, sia dagli umani che dai numerosi animali del Bosco.
I passaggi nel Bosco anche se ben battuti presentano insidie di molti generi: radici di alberi, rami bassi, rocce, fogliame molto denso, passaggi rapidi tra zone in luce e ombra, canali in argilla.
Insomma è richiesta molta attenzione e cautela per evitare spiacevoli incidenti (NB: i cellulari non prendono ovunque, quindi è sempre meglio essere in compagnia).
Forature
La Robinia (o Acacia) è una pianta molto diffusa nel Bosco del Montello e per quanto bella, profumata e buona sia (i suoi fiori fritti sono una prelibatezza locale), ha una caratteristica che piace poco sia ai ciclisti che ai runners, ovvero le spine.
Spine di grosse dimensioni che non lasciano scampo né ai copertoni né alla pelle. Un consiglio che mi sento di dare è quello di evitare di uscire dai sentieri battuti per non imbattersi in questa pianta che non perdona.
Che giro fare
Nel nostro blog troverete numerosi articoli dedicati a diversi tour sul Montello: sia per chi preferisce la versione soft, che quella hard, sia se vi piacciono le viste panoramiche, oppure se amate il silenzio sotto ai castagni.
Ci sono 160 Km disponibili, qualsiasi presa scegliate, non reterete delusi.
Ristori e soste
Non li ho contati ma su 21 prese non penso di esagerare se dico che ci sono almeno altrettanti punti di ristoro: dalla semplice osteria, alla trattoria tipica, al ristorante cool, all’agriturismo.
A noi piaccio molto, Busa de a Messa e Al Castagno, due agriturismi autentici!
Durata escursione
Consigliamo di dedicare una giornata per effettuare questa escursione.
Siete in ferie e quindi è giusto che ci dedichiate tutto il tempo che serve.
A noi piace andare verso Giugno e Luglio e tornare addirittura (led dotati) dopo il tramonto.
Alice e Mirko
La Casetta Guesthouse
Only for dreamers