In questo articolo ti propongo un facile itinerario cicloturistico sul Montello.

Informazioni prima di partire

Partenza e arrivo da Treviso
KM: 60/80
Tempo: 4 h
Difficoltà: BASSA
Andatura media: 23 Km/h
Mezzo: BDC/percorso stradale

Partenza per l’itinerario cicloturistico sul Montello

Durante la stagione estiva, in particolare a Luglio/Agosto la partenza ideale è verso le 07:30. In mesi più miti possiamo partire alle 08:00.

Il Sabato/Domenica non crederete ai vostri occhi ma incontrerete centinaia di appassionati delle due ruote “a pedali” che si spostano verso le colline in direzione nord verso uno dei molti itinerari del Montello.

Troveremo amanti delle bici di tutte le età e generi, grossi gruppi di amatori ma anche persone mosse solo dalla voglia di stare all’aria aperta approfittando delle numerose piste ciclabili della provincia di Treviso.

Raggiungiamo le “prese”

Lasciata la “Casetta Guesthouse”, attraverso un tunnel pedonale, ci avviamo verso il Montello.
Con una bella pedalata vivace di circa 45 minuti (20Km) saremo alle pendici delle prime rampe, chiamate “prese”.

Una delle “prese” del Montello

Due parole sul Montello di Treviso. Il Montello è un modesto rilievo, il punto più alto è approssimativamente di 370 metri.
Lungo circa 15 e largo circa 5km, per attraversarlo si sale grazie a 21 “prese” (numerate da I a XI).
Le pendenze arrivano a sfiorare spesso il 10-12% ma anche, in alcuni casi, il 18%.
In alternativa si può scegliere un itinerario meno impegnativo e girarci attorno.
Il Montello è tristemente famoso in quanto terreno di battaglia durante la Grande Guerra, approfondisco questo argomento nell‘articolo dedicato.

A me piace girare attorno al Montello iniziando da Nervesa della Battaglia.
La strada sale leggermente, il fiato si accorcia, le gambe duolono.


Dopo circa 1 km, scolliniamo leggermente e vediamo a Nord il Castello di Susegana, la torre del Castello di Collalto e vigneti a perdita d’occhio.
A Sud est se il tempo lo permette, si scorge il Massiccio del Grappa fino ai Colli Euganei.
Da qui si gode una vista bellissima e possiamo intuire i numerosi percorsi del Montello e della Provincia di Treviso.

Non distraiamoci troppo dal pedalare in quanto l’agonismo (anche in forma cicloturistica) è sempre presente e quindi dobbiamo dare il meglio di fronte agli altri pedalatori della domenica!

Procediamo con la nostra cadenza e mentre la strada fa un leggero saliscendi “annusiamo” il profumo invitante che arriva delle numerose osterie, agriturismi, ristoranti e trattorie.

Il Parco dei Pioppi

Ma richiamandoci alla nostra serietà di sportivi ci impegnamo a tener duro e appena inizia una leggera discesa, sulle destra troviamo un parco giochi del secolo scorso, con bellissime giostre realizzate a mano dal Sig. Ferrin negli anni ’70.
“Il Parco dei Pioppi”, è dotato di 45 giostre immerse nel verde dei boschi, che sono azionate unicamente dalla forza motrice di chi vi sale sopra, zero elettricità!
È il posto ideale dove trascorrere la domenica pomeriggio con la famiglia, c’è anche un’Osteria molto caratteristica sotto ai famosi pioppi, in cui apprezzare molti piatti tipici della cucina veneta (aipioppi.com)

Una delle giostre del Parco ai Pioppi

La discesa procede piacevole, attraversiamo piccoli paesi come Santa Croce del Montello, Cippo degli Arditi, Santa Mama, Ciano, Crocetta del Montello.
Dall’alto continuiamo a vedere sulla nostra destra il Fiume Piave, fiume sacro alla Patria (vedi articolo dedicato).

Oramai siamo in bicicletta da quasi due orette e quindi una pausa caffè è doverosa nonché una sbirciatina al giornale locale.
Bar ce ne sono ovunque, c’è solo l’imbarazzo della scelta, il personale dei bar è abituato a questa colorata clientela, cuore pulsante del movimento cicloturistico nella Marca Trevigiana.

Pausa caffè terminata, affrontiamo una salitella morbida che riscalda le gambe, siamo sempre ai piedi dell’anello cicloturistico del Montello, quindi grosse pendenze non ne affrontiamo.

La Dorsale

Dopo circa 3km incrociamo la Dorsale (la strada che taglia in lungo il Montello, palcoscenico dei Mondiali di Ciclismo su strada nel 1985).
In questo punto metà di pellegrinaggio per ciclisti e camminatori troviamo una bella fontana d’acqua fresca, dove riempire le borracce.

Rimontiamo in sella, ultima discesa della giornata, breve ma pendente e con un’impegnativa curva a sinistra, facciamo attenzione anche all’asfalto un po’ danneggiato.

La Brentella


Il nostro itinerario sul Montello prevede che in prossimità di un capitello sulla sinistra imbocchiamo una percorso ciclabile bellissimo, quasi tutto in ombra e costeggiato dalla “Brentella di Pederobba” un corso d’acqua artificiale che smorza piacevolmente la temperatura.

Percorso Ciclabile “Brentella di Pederobba”

Questa stradina larga circa due metri, invita a pedalare con una bella frequenza ma attenzione perchè essendo anche pedonale incontriamo molti podisti, camminatori, persone comuni e pescatori.
Quindi siccome la parola d’ordine deve essere rispetto, manteniamo una velocità di sicurezza e procediamo verso Volpago.
Qui se la borraccia è vuota c’è un’altra fontana oppure ci si ferma in una delle due panchine (molto affollate) ad ammirare il paesaggio e gli altri ciclisti che passano.

Ora noi giriamo a destra, ma se procedessimo ancora paralleli alla Brentella di Pederobba, entreremmo ufficialmente nella Ciclovia dell’Amicizia Monaco-Venezia.

Orami sono le 11:00, abbiamo percorso quasi 50Km, quindi giriamo i tacchi, anzi le bici verso La Casetta.
Attenzione, ora la strada torna ad essere più trafficata sebbene sia di campagna, quindi, occhi aperti!

Ora dell’aperitivo!

In circa 40 minuti siamo fuori dalle mura di Treviso, entriamo in centro storico e con l’andatura di chi si sente in forma cerchiamo un tavolino libero per sorseggiare il nostro Prosecco, ammirando le bellezze artistiche e non solo di Treviso.

Prosecco

Dopo una doccia rigenerante, potremmo accendere la griglia per una buona e salutare grigliata in giardino, oppure pronotare il pranzo in qualche trattoria del centro (leggi i nostri consigli su dove mangiare a Treviso).

Buon pranzo!

Mirko

La Casetta Guesthouse
Only for Dreamers