Per amare Venezia e la sua Basilica di San Marco bisogna amare il cambiamento!
Tutto ciò che si trova in quest’isola a forma di pesce è stato in costante evoluzione.
Le chiese Veneziane rappresentano al meglio questa tendenza “stratificando” strutture, stili e decorazioni.
Sotto ad ogni ogni strato si nascondono storie e curiosità tutte da scoprire!
Immagineresti mai, per esempio, che Piazza San Marco era…. un’orto?
Già, proprio così, l’orto delle suore del vicino convento di San Zaccaria.
Ma andiamo con ordine.
In questo articolo ti racconto la genesi della chiesa più importante della Serenissima Repubblica:
- DOVE
- PERCHÉ
- COME
- DA CHI
Dove si trova la Basilica di San Marco?
Al centro della vita vita economica, politica e religiosa di Venezia, ossia nel Sestiere di San Marco.
Questo luogo è importantissimo, perché qui prende vita il nucleo originario di Venezia.
Era un punto particolarmente alto sul livello del mare e per ciò fu detto “rivoalto”, che poi si trasformò in Rialto.
Infatti, nei suoi primi anni di vita, Venezia era chiamata “CIVITAS RIVOALTI”.
Prima che fosse costruita la Basilica di San Marco, in quest’area si trovavano due chiese:
San Teodoro e San Geminiano, e tra le due c’era il famoso orto delle suore del vicino convento di San Zaccaria, che poi diventò appunto Piazza San Marco
Curiosità: quella di San Marco è l’unica piazza di Venezia, il resto sono campi, campielli e corti.
(Se vuoi approfondire perché si chiamano campi, leggi qui).
Per quale motivo viene costruita?
Già, c’è sempre un perché, in questo caso è per volontà del doge Giustiniano Partecipazio l’11º Doge della Repubblica di Venezia.
Desiderava una chiesa adiacente a Palazzo Ducale, sua residenza.
Nasce quindi come “chiesa palatina” la Basilica di San Marco, cioè non di proprietà della chiesa, ma del regnante e lo rimane fino all’800, quando diventa cattedrale e passa sotto la proprietà della Chiesa.
Questo aspetto è significativo perché nella Repubblica Serenissima il Doge era anche capo della Chiesa.
Questa carica era del tutto indipendente dall’autorità papale, con poteri quasi di vescovo.
Curiosità: ogni volta che il doge si recava in visita dal patriarca, per evitare l’umiliazione di doversi incamminare fino alla soglia della Chiesa, fu trovata la soluzione per farli incontrare a metà strada.
A segnale e simbolo del punto di incontro tra il potere religioso e quello politico, fu incastonata una pietra bianca nella pavimentazione grigia, tutt’oggi esistente.
Come nasce la Basilica di san Marco a Venezia?
La genesi della basilica di San Marco è stata lunghissima e caratterizzata da ricostruzioni, cambiamenti ed arricchimenti continui.
Schematizzando molto, diciamo che le fasi principali furono 3:
- Nel 828 venne eretta per la prima volta, ma venne distrutta ne 976 quando il popolo diede fuoco a Palazzo Ducale ed ala Chiesa per uccidere il Doge Candiano.
- Due anni dopo venne ricostruita e poco dopo distrutta nuovamente.
- La volta buona fu nel 1063, per merito del doge Domenico Contarini, il quale ne commissionò la 3° ricostruzione per conservare le spoglie di SAN MARCO.
Curiosità: Rubare non fu mai un atto così creativo…
Leggenda vuole che le spoglie del Santo siano state trafugate da Alessadria d’Egitto da due mercanti veneziani. Per non farsi beccare i due furbacchioni misero il corpo in una cesta e lo coprirono con carne di maiale. Quando i saraceni li fermarono, la passarono liscia perchè per la religione musulmana la carne di maiale è impura quindi intoccabile! C’è un bellissimo mosaico dentro alla Basilica che descrive proprio questo momento.
Strato su strato, stile su stile
Alla terza ricostruzione della Basilica, i resti delle precedenti costruzioni furono lasciati, trasformandoli in cripta, che resta a tutt’oggi la parte più antica.
Nella cripta venne poi depositato il corpo di San Marco, dove rimase fino al 1811, quando fu spostato sotto l’altare maggiore della basilica, dentro alla pala d’oro.
Curiosità: è un piccolo miracolo se oggi la Pala d’Oro si trova a Venezia e non in Francia.
Napoleone infatti durante le sue ruberie, fu convinto dall’allora astuto parroco che si trattasse di volgari “bigiotterie”…
In realtà la Pala che conserva i resti di San Marco, è una splendida opera di arte orafa bizantina e veneziana realizzata con 255 pannelli d’oro e 2000 pietre preziose.
Lo stile delle origini
San Marco fu costruita su modello delle due Basiliche di Bisanzio (Costantinopoli), la chiesa dei 12 APOSTOLI e SANTA SOFIA.
Il processo di edificazione fu lunghissimo, una sovrapposizione continua nei secoli, in almeno tre stili: Gotico sopra a Bizantino, a sua volta sopra a Romanico.
Nel corso degli anni venne modificata più volte a causa dei numerosi incendi che subì, così come moltissime altre chiese di Venezia.
Ha pianta a croce greca (orientale) i bracci sono tutti uguali e ogni braccio si conclude con una cupola, più una al centro, più alta delle altre.
Rispetto alle altre cattedrali, è stata sviluppata in larghezza più che in altezza, per distribuire il peso, che poggia su un terreno sabbioso.
L’esterno è diviso in 3 registri: piano inferiore terrazza e cupole e in origine aveva un aspetto completamente diverso, la facciata era di mattoni rossi.
La ricchezza delle decorazioni che rivestirono i mattoni, si deve alle crociate, in particolare la IV crociata (1204).
Fu infatti grazie al sacco di Costantinopoli che i veneziani “importarono” tesori di inestimabile valore, che divennero ornamenti con cui arricchire la basilica.
Colonne, capitelli, interi complessi marmorei smontati da edifici in decadimento di Costantinopoli, vennero “esposti” come trofei sulla facciata della Basilica di San Marco, a testimoniare il potere della Repubblica.
Il Leopardiano Architetto ignoto
Gli architetti chiamati a costruire la Basilica dal doge Contarini erano orientali, greci.
All’interno della basilica è rappresentato il famoso “architetto ignoto” di San Marco in un bassorilievo che lo raffigura vestito da saggio orientale con il turbante.
Viene rappresentato seduto per sottolinearne il livello di dignità e porta anche una stampella, segno di infermità fisica.
Nella tradizione mitica greca infatti, l’ homo faber “pagava” il raggiungimento di altissimi livelli mentali con l’infermità fisica, Leopardiano direi!
Curiosità: l’architetto ignoto è rappresentato nell’atto di mangiarsi un dito.
La leggenda dice che gli venne amputato come punizione dal doge.
Questo perchè, quando il doge si si complimentò con lui per il lavoro eseguito, quest’ultimo rispose con orgoglio “Avrei potuto farla meglio” (se avessi avuto più denaro).
Sempre molto miti i veneziani!
A Venezia tutto parla del potere della Serenissima!
Spero che queste informazioni sulle origini della Basilica di San Marco a Venezia, ti faranno guardare con occhi diversi questo splendore dell’architettura, è sempre interessante capire le origini delle cose.
Se vuoi scoprire di più sulla Magica Venezia, leggi qui!
Alice
La Casetta Guesthouse
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