In questo articolo del blog de “La Casetta Guesthouse Treviso”, ti svelo 5 curiosità su Venezia, per rendere più interessante la tua visita in questa Magica città!

1. I ponti storti

Ponte storto a Venezia

Venezia non è nata con i ponti, all’inizio i collegamenti tra le varie isolette erano via acqua! (se vuoi scoprire di più sulle origini di Venezia, leggi qui).

Col tempo, con l’aumento della popolazione e delle attività, venne la necessità della viabilità pedonale e si cominciarono a costruire i ponti, prima in legno, poi in pietra e dal 1800 in metallo.

Ma a volte le rive delle varie isolette non combaciavano, quindi si dovette costruire ponti non perpendicolari ma obliqui.
Per distinguerli dagli altri, vennero chiamati Ponti storti.

Quelli ufficialmente chiamati così sono 7, anche se in realtà sono molti di più.

2. Le Ombre di Venezia

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Ombra di vino a Venezia

A venezia le ombre si bevono!

Sentirai spessissimo i veneziani che si incontrano in calle scambiarsi questa frase “Ciò, andemo bever un’ombra”, che letteralmente significa, “Andiamo a bene un bicchiere di vino?”

Quest’espressione piuttosto bizzarra arriva addirittura dalla fine del 1300 quando attorno al campanile di San Marco si mettevano le bancarelle col le varie attività commerciali: panettieri, rigattieri, spezieri e osterie. Con gli anni rimasero prevalentemente le osterie che spostavano i tavoli sotto l’ombra del campanile, quindi si diceva “Andemo bever all’ombra”, che poi col tempo si trasformo in “Andemo bever un’ombra”.

Quindi, se non vuoi essere subito etichettato come turista (il che a venezia ha una sola conseguenza, spendere più del giusto!) in osteria meglio chiedere un’ombra della casa.

Il mio posto preferito per bere un ombra a Venezia, comodissimo alla stazione!

3. La filosofia dei veneziani

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L’acqua alta in Piazza San Marco a Venezia è un fenomeno che si ripete da secoli

Abituati da secoli a convivere col mare, il mare ce l’hanno dentro.

Anche quando la sirena (fino a poco tempo fa era la sirena usata durante la seconda guerra mondiale per gli attacchi aerei) chiama “acqua alta”, ossia che la marea sta salendo molto, non si perdono d’animo.

“Sie ore cresce, sei ora cala”, che vuol dire per sei ore crede e per sei ore cala, si usa in vari contesti ed è un invito a prenderla con filosofia.

La vita è un ondeggiare, a volte su, altre giù. Questa abitudine al cambiamento influisce molto sul modo di affrontare la via, per un veneziano quasi tutto è relativo.

4. Anche Venezia c’è la Villa Maledetta

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La facciata di Ca’Dario sul Canal Grande

Fine del 1400, Giovanni Dario mercante dalmata che lavorava per la Repubblica di Venezia fa costruire lo splendido palazzo Ca’ Dario come dote per la figlia Marietta.

Da questo momento in poi fino ai tempi nostri, chiunque abbia anche fare con questo palazzo, muore di morte violenta.

Anche personaggi celebri che ebbero a che fare con questo palazzo non ebbero fortuna.

Il Manager della famosa band inglese “The Who”, che si vantava di non credere nella maledizione, comprò il palazzo e morì poco dopo.
Prima di morire, confessò ai suoi amici che non poteva dormire perché perseguitato da strane presenze.

Nel 1993 toccò a Raul Gardini che morì suicida in circostanze oscure dopo che fi travolto dallo scandalo di Tangentopoli.

Dal 2006 il Palazzo è proprietà di una società americana in rappresentanza di un acquirente ignoto ed è attualmente in fase di restauro.
Speriamo bene!

5. La “carrozza” dei veneziani: la gondola

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Le Gondole ormeggiate di fonte a San Marco

Quella che oggi è divenuta una costosa attrazione turistica era, in origine, una barca di uso domestico, utilizzata da quasi ogni famiglia veneziana per spostarsi in città, col suo fondo piatto permetteva di navigare anche con la bassa marea.

Tanto per farsi un’idea di quanto fosse diffusa, basti pensare che nel 1580 si contavano circa 10.000 gondole (oggi in laguna ce ne sono circa 500).

Simbolo per eccellenza di Venezia, è un’opera di notevole ingegno.

É composta da 295 pezzi, realizzati con 8 essenze di legno differenti (abete, larice, ciliegio, noce, olmo, rovere, tiglio, mogano)

Pesa 350 chili ed è lunga 11 metri, per costruirla ci vuole più di un anno di lavoro. La sua forma asimmetrica “a quarto di luna”, permette al gondoliere di vogare con un solo remo, che funge anche da timone.

Il ferro di prua con la sua forma conosciutissima a “pettine” (in veneziano dolfin) ha scopo decorazione e di protezione per eventuali collisioni con altre imbarcazioni..

Con quella forma caratteristica, rappresenta Venezia, ogni dente è un sestiere, il dente che va verso l’interno è la Giudecca.
La curva che chiude il ferro è il cappello del doge è l’archetto di sotto è il Ponte di Rialto.

Perchè è nera? Per via della peste, dopo la terribile pestilenza del 1630, il governo ordinò di tingere tute le gondole di nero in segno di lutto, e poi rimase così.

Le gondole che ospitavano le prostitute dovevano per legge, dal 1600, essere distinte con un lumino rosso.

Se queste 5 curiosità su Venezia non ti sono bastate e vuoi sapere tutto sulla Magica città, segui il nostro blog!

Alice

La Casetta Guesthouse
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