25 Marzo 2021: Buon compleanno Venezia!

Oggi, 25 marzo 2021, Venezia compie 1600 anni.
La data “ufficiale” della sua nascita è stata fissata al 25 marzo 421.

Perchè il 25 Marzo?

Perchè è la data del giorno dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria ed i veneziani con la modestia che li ha sempre contraddistinti, volevano con questo gesto intendere che la Serenissima è stata fondata per volere di Dio.
Già, perché Venezia si sentiva predestinata “dal potere divino” ad essere meravigliosa e ricchissima regina dei mari, baluardo della cristianità contro l’avanzata degli infedeli musulmani.
Predestinata da Dio, come la Madonna.
Sopra al Campanile di San Marco, nel punto più alto della città ed in corrispondenza di quello che era l’accesso a Venezia dal mare, si trova la statua d’oro dell’angelo dell’annunciazione di Maria.

Venezia: indipendente anche nel calendario

Ma torniamo un attimo indietro perchè è necessario capire quanto Venezia abbia sempre ribadito la propria autonomia, persino nel modo di contare il tempo.

La Repubblica di Venezia infatti, aveva un calendario tutto suo, chiamato MORE VENETO dal latino, “secondo l’uso veneto”.
Secondo questo calendario, il primo dell’anno non cade il 1° Gennaio, bensì il 1° Marzo.


In realtà l’origine del MORE VENETO è antichissima: era il modo di misurare le stagioni degli antichi romani, i quali a loro volta l’avevano “ereditato” dalla Magna Grecia.

Di fatto quindi è un calendario pagano, che segna l’inizio del nuovo anno, della “rinascita” appunto, in corrispondenza della primavera, del mondo agrario e naturale.

Marte da cui viene il nome del mese di Marzo, originariamente era il dio della vegetazione, solo più tardi divenne dio della guerra, essendo il mese in cui si radunavano i guerrieri prima di andare a saccheggiare e ad invadere.

Ancora oggi rimangono a testimonianza di tutto ciò i nomi dei mesi settembre (settimo mese a partire da marzo), ottobre (ottavo mese), novembre (nono mese) e dicembre (decimo mese).
Il Capodanno Veneto continuò ad essere celebrato il 1 marzo fino alla conquista napoleonica nel 1797.

Da qui si accedeva a Venezia dal Mare, sul campanile l’angelo d’oro a ricordare l’origine “divina” di Venezia

Il “Batimarso”

Oggi di tutto ciò è rimasta la tradizione popolare veneta del “batimarso”, (che tradotto in italiano significa “Batti Marzo”).
Si esce in processione muniti di coperchi, pentole, mestoli e quant’altro e si fa più rumore possibile, per risvegliare Madre Natura dopo il lungo inverno cantando in veneziano:

Vegnì fora zente, vegnì
vegnì in strada a far casoto,
a bàtare Marso co coerci, tece e pignate!
A la Natura dovemo farghe corajo, sigando e cantando,
par svejar fora i spiriti de la tera!
Vegnì fora tuti bei e bruti.
Bati, bati Marso che ‘l mato va descalso,
femo casoto fin che riva sera
e ciamemo co forsa ea Primavera!
Vegnì fora zente, vegnì fora!

Che tradotto in italiano significa:

Venite fuori, venite
venite fuori a far confusione
venite a battere Marzo con coperchi e pentole

Alla natura dobbiamo far coraggio, urlando e cantando
per svegliare gli spiriti della terra
venite fuori tutti, belli e brutti

Batti, batti Marzo, che il matto gira scalzo
facciamo confusione fino a sera
e chiamiamo con forza la primavera
venite fuori, venite fuori!

Ma… torniamo alle origini di Venezia!

La storia delle origini di Venezia è una storia di fuga.
Cosa costrinse delle persone a cercare la propria casa nel bel mezzo della laguna, che non era certo quel paradiso naturale che conosciamo oggi?

Per molti secoli infatti la laguna è stata un zona molto instabile geologicamente, con continue variazioni del livello del mare e della posizione dei litorali, clima umidissimo e infestata dalle zanzare, insomma non proprio un posto adatto allo stanziamento.

Proprio per la sua natura selvaggia ed instabile, era il nascondiglio perfetto per i romani in fuga dalle invasioni barbariche, considerando anche che gli invasori si muovevano prevalentemente a cavallo.

O la sottomissione o la fuga!


Quando gli Unni di Attila distrussero le città di Padova, Oderzo, Aquileia e Concordia, ci fu una prima ondata migratoria: o la sottomissione o la fuga.

A partire dal V secolo d.C poi, la caduta dell’Impero Romano fece si che decadessero le principali vie di comunicazioni, quindi la laguna si trovò di fatto ad essere isolata dalla terraferma.

Poi verso la fine del VI secolo, ci fu una tremenda alluvione che modificò il corso dei fiumi Brenta e Sile, sommergendo alcune parti e unì i quattro bacini in uno unico, a formare la laguna come la conosciamo oggi.

Dopo le invasioni barbariche arrivarono i Longobardi, che invasero Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto provocando una seconda ondata migratoria.

Sembra essere di questo periodo (secondo il Chronicon Altinate) la nascita di insediamenti stabili come Torcello, Murano, Burano, Mazzorbo, Ammiana e Costanziaco.

Leggenda vuole però che il primo insediamento a Venezia si collochi in un’isola poco più alta delle altre, chiamata appunto Rivus Altus (oggi Rialto).
L’origine di Venezia viene fatta coincidere con la posa della prima pietra della Chiesa di San Giacometto, in Rialto, il 25 marzo del 421.


Con il suo porticato gotico trecentesco, San Giacometto che è uno dei rari esempi rimasti in città di questo tipo di struttura architettonica.
Si trova a Ponte di Rialto, 30125 Venezia VE


Canaletto “Veduta del campo e della chiesa di San Giacomo di Rialto” Venezia, 1725

Ad ogni modo, quella di Venezia è una storia “stratificata” in continuo divenire, fatta da un processo evolutivo durato di secoli, che ha risentito di numerosi influssi sia naturali che umani.

La sua bellezza e la sua forza sta proprio nelle sue origini, di gente fiera che non voleva cedere all’invasore e che ha creato una città dal nulla, appongiandosi al mare, sia in senso metaforico che fisico.

Se vuoi scoprire perchè Treviso è chiamata “La piccola Venezia”, ti invito a leggere questo mio articolo.

Alice

La Casetta Guesthouse
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