Imponente e bellissima opera lombardo-gotica, la Chiesa di San Nicolò è il più grande edificio religioso di Treviso, supera in dimensioni anche il Duomo.


Con la sua architettura semplice e maestosa, segna un momento di transizione tra il robusto stile romanico e l’elegante gotico di origine transalpina.
Nasce su una precedente cappella dedicata a San Nicola, per volere dei frati domenicani tra il 1200 ed il 1300.

Facciata della Chiesa di San Nicolò a Treviso
Retro della Chiesa


La chiesa è stata costruita con un’angolazione di 91 gradi e 4 primi rispetto alla linea del sole, in modo che il giorno del solstizio d’inverno, a mezzogiorno circa, i raggi vadano a colpire perfettamente i sei medaglioni disposti sul lato Nord della chiesa.

Interno della Chiesa di San Nicolò a Treviso

È compatta e leggera allo stesso tempo, entrando si ha un’impressione di grande luminosità ed equilibrio.

L’ordine dei Domenicani, frati predicatori, nacque per combattere gli eretici catari o albigesi, per portare la luce nella vita delle persone, e questo si riflette anche nell’architettura.


La chiesa è stata costruita in mattoni, ha croce latina, 3 ampie navate e 5 cappelle terminali.
12 colonne (come il numero degli apostoli) sostengono il tetto, a carena di nave rovesciata.
Il tempio presenta un’ottima acustica nonostante le vaste proporzioni, oggi spesso vi si può assistere a meravigliosi concerti di musica classica.

Alla caduta della Repubblica di Venezia soldati i francesi occuparono la chiesa e più tardi divenne un magazzino con gravi danni per la struttura e le opere contenute.


Durante le due guerre poi, fu nuovamente utilizzata come magazzino militare. Durante il bombardamenti del ’44 subì danni al tetto, al campanile, al pavimento, ad alcuni altari e alle vetrate, quasi tutte distrutte.
Finalmente tra il 1945 e il 1960 tornò al suo splendore, grazie a numerosi restauri.


Al suo interno ci sono numerose opere di straordinario valore artistico e storico sia scultoreo che pittorico, soprattutto di scuola veneta.

Gli affreschi

Voglio soffermarmi sulla figura di un pittore molto famoso a Treviso, incaricato degli affreschi del tempio e del vicino ex convento, che vi invito a visitare.

Tommaso da Modena

Celebre pittore e miniatore modenese, Tommaso Barisini, detto Tommaso da Modena (Modena, 1326 – 1379) realizzò gli affreschi sugli enormi pilastri rotondi della chiesa di San Nicolò, con l’aiuto dei suoi allievi.

L’innovazione nello stile pittorico

Il suo stile pittorico è molto originale.
Sicuramente influenzato da Giotto, abbandona i tratti più radicali e fantastici della pittura gotica per rappresentare una verità domestica, intima e colloquiale.


Il suo linguaggio è decisamente naturalistico, descrive con vigore ed efficacia i suoi personaggi, ne fa dei ritratti molto realistici per l’epoca.


Quando deve realizzare i ritratti dei più famosi domenicani, li descrive con la barba incolta, con gli occhiali (pare per la prima volta nella storia della pittura), insomma in maniera molto laica.
Anche se la sua prospettiva è incerta e rifiuta la spazialità giottesca, sostiene i suoi affreschi con un un modellato rotondo, molto fisico e scelte cromatiche felici.

Cerca di essere il più aderente possibile alla descrizione del reale, alla forma plastica e materica più che alla collocazione nello spazio, scelte che ed evidenziano in lui poco interesse per le convenzioni iconografiche ed emblematiche del tempo.

È un innovatore per il suo tempo, con uno stile molto personale che va visto, a mio parere per farsi un’idea a tutto tondo della sua grandezza, che poi influenzerà i suoi successori.

Di Tommaso da Modena, sempre a Treviso, si possono vedere anche:

  • il bellissimo ciclo di Sant’Orsola alla Chiesa di santa Caterina
  • la “Madonna e Santi” nella chiesa di S.Francesco
  • la “Madonna con il Bambino” nella Chiesa di S.Lucia.

Treviso è una città bellissima e ricca di storia e di opere d’arte, se vuoi sapere di più, qui trovi molte informazioni.

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Alice