L’escursione che vi propongo oggi è un splendido itinerario in bicicletta nella Marca Trevigiana: Treviso Asolo e ritorno, il giro della Domenica per eccellenza.
La difficoltà è media, ideale anche per chi pedala con le bici elettriche.
Info prima della partenza
Partenza e arrivo da “La Casetta”
Km: 90
Tempo: 4h
Difficoltà: media
Andatura media: 25Km/h
Tipologia bici: BDC E-Bike/percorso stradale
Consiglio l’itinerario di oggi dalla primavera in poi, anche se affrontabile in tutte le stagioni.
Con la bella stagione potremo fermarci a godere del panorama dopo le varie salite , o a fare due chiacchere senza il timore di raffreddarci.
Giorno consigliato: la domenica perchè lungo tragitto troverete decine di appassionati cicloamatori.
Partenza
Dopo una ricca colazione, partiamo in direzione Montebelluna.
Oltrepassato il centro di Castagnole incontriamo i primi rettilinei che ci fanno intravedere il Montello, palestra di allenamento per i ciclisti trevigiani e non solo.
Montebelluna – Mercato Vecchio
Arrivati in centro a Montebelluna, affrontiamo il primo “strappetto” del Mercato Vecchio.
Questo passaggio è famoso perchè tutti gli anni dal 1990, la prima Domenica di Settembre, le 11 Contrade si sfidano spingendo un carro di almeno 380 kg., in salita, per circa 2 km, (dal mercato nuovo a quello vecchio),
Il nostro sforzo è decisamente minore, non di meno questa salitella ci farà arrivare in cima al paese con il fiato corto.
Giramo a sinistra, scendiamo per una bellissima strada interna (attenzione a degli insidiosi rallentatori) e andiamo in direzione Maser.
Qui la vista cambia, lasciando alle nostre spalle il Montello, intravediamo di fronte a noi i “Sette Colli” o “Creste di Asolo”.
Pedaliamo in mezzo a campi, il panorama è unico: vigneti, frutteti e colline di un intenso verde bosco .
Sicuramente in compagnia di altri ciclisti incontrati fin’ora arriviamo a Maser. Di fronte abbiamo l’inizio della Forcella Mostacin ma noi giriamo a sinistra per andare in direzione di Asolo.
Se ne abbiamo bisogno qui a Maser c’è una fontana d’acqua.
La strada che unisce Maser ad Asolo sarà da fare a tutta.
Leggermente in discesa ci farà viaggiare a più di 40 km/h.
Qui ci si diverte proprio, soprattutto se siamo un gruppetto di 3-4 persone.
Duecento metri prima di arrivare all’incrocio di Asolo, sulla nostra destra, vediamo Villa Rinaldi.
Costruita verso la fine del ‘500, è stata recentemente restaurata ed è davvero bellissima.
Ascesa ad Asolo
Ora all’incrocio possiamo salire ad Asolo
- o attraverso Via Foresto Nuovo (foresto in dialetto veneto significa forestiero/straniero)
- oppure 50 metri più avanti Via Foresto Vecchio.
Via Foresto Nuovo è la più battuta.
Larga, ben asfaltata, con una pendenza più accettabile.
Qui si pedala, si chiacchiera, ci si sorpassa e si respira aria di sottobosco. Tranne gli ultimi 200 metri, è tutta all’ombra.
Via Foresto Vecchio è più corta e un po’ più impegnativa.
Questa è una delle vecchie strade che portavano in centro ad Asolo.
A livello paesaggistico è molto suggestiva in quanto: stretta, sempre in mezzo ad alberi e ci sono persino due corte gallerie, che nei mesi estivi sono perfette per godere di una sensazione di fresco.
Chiamata via degli innamorati, è anche una passeggiata molto romantica.
Asolo
Ormai siamo alle porte del centro storico, un semaforo a tempo regola il senso alternato. Rispettiamo il semaforo!
Ora corriamo sul porfido ed arriviamo sulla Piazza principale di Asolo, Piazza Garibaldi.
La magia del posto è unica, quindi scendete dalla bici, entrate in uno dei molti bar e godetevi un caffè seduti sulla terrazza esterna (suggerisco il Caffè Commercio).
La mia tappa preferita è l’Osteria La Corte del Re che fa degli spettacolari panini con la porchetta accompagnati da un bicchiere di vino rosso (assolutamente consigliata la sosta e la degustazione), ovviamente il tutto accompagnato da molte foto ricordo.
Se abbiamo mantenuto la media del programma, inclusa la pausa, dovrebbero essere trascorse circa 2 ore dalla partenza.
Direzione Forcella Mostacin – Sorgente del Muson
Rimontiamo in sella attraversiamo il centro e scendiamo, passiamo di fronte a Casa Duse, dimora di Eleonora Duse.
Attenzione a regolare la velocità, siamo in un centro storico molto frequentato da turisti.
Finita la discesa giriamo a destra verso Cornuda e qui avremo circa 5 km, in cui dobbiamo mangiare, idratarci perchè a breve affronteremo “el Mostacin”, un’insidiosa salita di 3 Km discretamente impegnativa, anche con tratti al 15%.
La strada che ci avvicina alla salita è una bellissima panoramica da godere assieme ai compagni di viaggio.
Appena passiamo la Cotto Possagno (dove vengono prodotti i “famosi coppi di Possagno”), giriamo a destra in prossimità di una carrozzeria.
Abbiamo 150 metri prima che la strada inizi a salire, quindi apriamo il giubbotto, stringiamo le scarpe, beviamo e via si parte.
Subito i primi metri smorzano la voglia di strafare, quindi cerchiamo il nostro ritmo e saliamo attraverso questa splendida salita immersa nel verde.
La pendenza media è tra il 7/8 % quindi non da molto respiro.
Dopo lo strappo al 15% un c’è un leggero falsopiano, ma non è finita, siamo a metà strada.
Transitiamo in mezzo a case coloniche e cascinali, è probabile incontrare qualche cane addormentato sull’asfalto o qualche gallina appollaiata, beviamo e affrontiamo l’ultimo km.
Una serie di curve e controcurve che non ci fanno vedere avanti, tutti i ciclisti sanno quanto bello è il NON vedere avanti.
Siamo in cima, piede a terra, bella sorsata e via giù con cautela, troviamo le stesse pendenze anche in discesa.
C’è molta gente che sale da quel versante, ci sono tornanti ciechi e l’asfalto a volte è sporco.
La nostra non è una gara e quindi stiamo attenti.
Maser – Villa Barbaro
Finita la discesa, giriamo a sinistra, qui c’è una fontanella.
Dopo 200 metri sulla sinistra incontriamo Villa Maser, progettata da Andrea Palladio a metà del Cinquecento, con all’interno sale affrescate da Paolo Veronese.
Questa villa contrariamente a Villa Rinaldi incontrata all’andata è visitabile privatamente o con visite guidate.
Procediamo con una bella cadenza verso Cornuda.
Qui il panorama è ricco di vigneti e incontriamo molte cantine vinicole ove acquistare dell’ottimo Prosecco.
Attraversiamo Cornuda mantenendo la chiesa sulla sinistra, superiamo i binari e andiamo in direzione Montello con accesso da Crocetta del Montello.
Ora i chilometri percorsi sono circa 65/70, per il ritorno vi propongo 3 alternative:
- prendere direzione Montebelluna e ritornare a “La Casetta”, percorrendo circa 25 chilometri (un’oretta circa)
- prendere la Panoramica del Montello (vedi articolo dedicato) e affrontare qualche presa
- oppure raggiungere Nervesa della Battaglia, in questo caso i chilometri mancanti all’arrivo sono 30-35, comprensivi di 2-3 chilometri di salita (1.5 ora)
Vi ho fatto venir voglia di montare in sella?
Spero di sì, ne vale davvero la pena!
Se volete dare un’occhiata anche ad altri giri: cliccate qui.
Alla prossima!
Mirko
La Casetta Guesthouse
Only for dreamers